La musica è per sua natura vibrazione, emozione e pensiero. Pertanto diventa strumento privilegiato per raggiungere l’individuo nella sua complessa unità di corpo, mente ed emozioni. Ognuno di noi solo per il fatto di “essere vivente” si muove, pensa e si relaziona. La musica è relazione e si offre come tramite per entrare in relazione con se stessi e con gli altri. L’onda sonora, infatti, è una vibrazione che si trasmette da una fonte a un ricevente, mettendo in atto la convibrazione tra corpi. L’ascolto diventa così percezione di me stesso e dell’altro.
L’approccio proposto segue i principi della musicoterapia umanistica che, a partire dalla natura del suono e dalla visione dell’individuo come per-sona (corpo vibrante) nel mondo, si avvale: del fenomeno della RISONANZA, fenomeno acustico che è presente costantemente nella nostra vita, e che agisce a livello sia fisico che emotivo, anche verso chi appare chiuso in sé stesso e sembra non voler ascoltare; del DIALOGO SONORO, mettendo in atto uno scambio musicale che si sviluppa a partire dagli spunti vocali/corporei/gestuali usando l’improvvisazione con la voce e con gli strumenti più consoni; dell’IMPROVVISAZIONE CLINICA AL PIANOFORTE, strumento che diventa amplificatore dell’intenzionalità del gesto, collante e sostenitore della relazione, che valorizza ciò che l’altro mette in atto; della RELAZIONE CIRCOLARE, che, estendendo la partecipazione attiva anche di genitori o altre figure educative, permette di vivere un’esperienza condivisa, creando l’occasione, per tutti i partecipanti, di trovare nuovi canali di comunicazione, nuove strategie di lavoro e nuove interazioni, relazioni, reazioni e espressioni.
Gli incontri, a cadenza quindicinale e della durata di 50-60 minuti, hanno una struttura flessibile e non determinata a priori, e saranno modellati in base alle risposte di ogni partecipante nella relazione che si crea passo passo.
Colonna portante dell’esperienza è la musica in tutte le sue sfaccettature di canto, danza, euritmia (armonia di suoni e movimento), suono, silenzio, ritmo: per portare la persona a scoprirsi e riscoprirsi nel “fare musica”.
Gli incontri diventano occasione per: creare relazione, condividere esperienze di gioia nel gioco, cambiare punto di vista e rompere gli schemi, volgere lo sguardo verso l’altro e dentro di sé, modificare e ampliare il respiro, amplificare l’intenzionalità e favorire l’espressività, scoprire la voce nel canto.
Percorso dedicato a bambini da 0 a 12 anni.
Musicoterapeuta: Mietta Prez, diplomata alla Scuola di Musicoterapia Umanistica “Giulia Cremaschi Trovesi” .