3-99 ANNI: linguaggio musicale secondo la METODOLOGIA DI E. WILLEMS
L’educazione musicale willemsiana ha come principio base la consapevolezza che tra musica, uomo e natura esista una stretta correlazione; l’intervento propedeutico si sviluppa sull’essenza costitutiva degli elementi musicali (suono, movimento sonoro, spazio infratonale, pancromatismo, ritmo, intervalli, accordi, melodia, scala, canzoni ecc.), senza l’ausilio di elementi extramusicali che allontanerebbero i bambini da una esperienza spontanea della musica.
La metodologia privilegia la possibilità di fare lezione in gruppo, in quanto esso caratterizza la personalità di ognuno e allo stesso tempo permette all’individuo di essere parte essenziale nell’armonia dell’insieme.
Si assicura lo sviluppo dell’orecchio musicale e del senso ritmico, entrambi importantissimi per un futuro studio del solfeggio, dello strumento o di qualsivoglia ulteriore disciplina musicale; sono i due elementi portanti su cui si strutturano le lezioni, che vengono divise in quattro momenti: ascolto, ritmo, canzoni e movimenti naturali. Ovviamente ogni momento dedicato allo sviluppo dell’orecchio musicale non esclude l’attenzione all’aspetto ritmico, e viceversa. Verrà utilizzato un ricco materiale sonoro, che alimenta la ricchezza e la varietà degli esempi sonori, favorendo l’acquisizione degli elementi musicale in molteplici sfumature.
Il vocabolario musicale utilizzato non sarà dato al bambino come teorizzazione, ma come semplice denominazione di un’esperienza vissuta già precedentemente in modo concreto.
La metodologia è strutturata su un percorso di quattro gradi, in modo tale da condurre i bambini e i ragazzi, attraverso il pre-strumento e il pre-solfeggio, alla padronanza del linguaggio musicale.